La Storia
La Villa di Ulignano fu costruita nei primi del XVII secolo da un’antica casata di Volterra, la nobile famiglia Inghirami. Il personaggio più illustre di questa famiglia fu Jacopo Inghirami, ammiraglio dei Cavalieri di Santo Stefano e Governatore della città di Livorno.
Fu proprio lui a decidere di costruire la Villa affidandone il progetto all’architetto Gherardo Silvani, artista tra i più importanti e attivi nell’area fiorentina del Seicento.
Essenzialmente usata come rifugio dagli impegni sociali e professionali dei suoi nobili proprietari mantenne all’interno della tenuta una comunità residente di contadini solita lavorare la terra per produrre vino, olio, grano e i frutti dell’orto.
Lo spirito di Ulignano esprime ancora oggi questa sua duplice natura: una residenza nobiliare con l’anima di una tenuta di campagna dove la vita seguiva, ed in parte segue tutt’ora, i ritmi naturali delle stagioni.
Sarà stata forse questa sua duplice essenza ad intrigare secoli dopo, uno dei più raffinati artisti e uomini di cultura del XX secolo di passaggio tra queste colline alla ricerca di ambientazioni per un suo film. Qui trovò la Villa di Ulignano e se ne innamorò.
L’uomo era Luchino Visconti, sceneggiatore e grande regista cinematografico e teatrale, uno dei padri del Neorealismo italiano. Il film era Vaghe Stelle dell’Orsa, girato poi a Volterra, vincitore del Leone d’Oro alla 30a Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia.
Il suo produttore era Franco Cristaldi, uno dei più grandi produttori italiani che ci ha regalato alcune tra le più belle storie che il cinema italiano sia stato in grado di raccontare. Cristaldi non produsse solo il film ma finì col diventare il nuovo proprietario della Villa di Ulignano vincendo con la migliore offerta ad un’asta pubblica.
Era il 1967 ed in quegli anni il cinema italiano stava vivendo uno dei periodi più intensi della sua storia. Erano gli anni del cinema d’autore di Fellini, del cinema di denuncia sociale e politica di Rosi, del western all’italiana di Sergio Leone. Da quel momento si aprì una nuova era per la Villa dove il tempo era dedicato a pensare, respirare e fabbricare cinema. I suoi incantevoli panorami, la pace e la bellezza incontaminata favorirono la nascita di preziose collaborazioni e di indimenticabili sceneggiature. La Dolce Vita aveva varcato i confini di Roma per raggiungere questo remoto angolo di Toscana senza più abbandonarlo.
Ancora oggi di proprietà della famiglia Cristaldi, infatti, continua la sua storia accogliendo persone da ogni parte del mondo che arricchiscono di preziosa atmosfera felice questo luogo incantato.
Franco Cristaldi
Franco Cristaldi sulla destra con Suso Cecchi D'Amico, Luchino Visconti (con la sigaretta) e Marcello Mastrioanni
Vinse per ben tre volte il massimo riconoscimento cinematografico mondiale: Oscar per la miglior sceneggiatura a “Divorzio all’Italiana” di Pietro Germi nel 1962, per il miglior film straniero ad “Amarcord” di Federico Fellini nel 1974 ed a “Nuovo Cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore nel 1990.
Oltre agli Oscar vinse anche 4 Palme d'Oro al Festival del Cinema di Cannes, 3 Leoni d'Oro al Festival del Cinema di Venezia, circa 20 David di Donatello e circa 50 Nastri d'Argento.
Quando acquistò la Villa era sposato con la famosa attrice Claudia Cardinale.
Ancora oggi a Volterra la Villa di Ulignano é ricordata per il passaggio e la frequente presenza dell’attrice e di moltissime personalità del mondo dello spettacolo.